LA NAZIONE - 12 dicembre 2019
Dal Veliero alla fiaccolata in paese
Non solo le solite suggestioni notturne dei Natali subacquei qua e là nel golfo ma anche una rappresentazione in cui a farsi teatro della Natività è stato un veliero, col suo carico di fascino, che si fa missione nautico-culturale per salvare e perpetrare la memoria marinara, in questo caso saldata alla tradizione del Natale. E’ accaduto alle Grazie con la goletta Pandora, dell’associazione Vela Tradizionale, che si è fatta scenario navigante dei marinai-pastori, in veste bianca, nell’omaggio a Gesù Bambino. Meno disagi per i figuranti (rispetto ai sub impegnati nel tuffo fuori stagione) ma sempre tante emozioni tra mare e terra. Dal primo l’arrivo del Pandora, sulla terra la fiaccolata per scortare la Sacra Famiglia fino alla chiesa parrocchiale. L’iniziativa, al suo debutto, promossa dalla Pro Loco, si è connessa al villaggio con i gozzi d’epoca illuminati messi a disposizione da Vela Tradizionale. Prima della rappresentazione religiosa, la sera del 24 dicembre, l’arrivo di Babbo Natale, sempre ospite del Pandora, ormai sempre più casa alle Grazie... Corrado Ricci


LA NAZIONE - 12 dicembre 2019
Natale marinaro Gozzi d’epoca per il villaggio
Recuperati da Vela Tradizionale per il restauro diventano il crocevia delle festività alle Grazie
LE GRAZIE Natale uguale ’richiamo’ alla rinascita. Non solo delle esistenze umane logorate dalle complicazioni della vita. Ma anche delle barche segnate dal tempo. Accade alle Grazie, attraverso un suggestivo allestimento nella piazza a lato dei giardini. Un bel vedere. Ma sopratutto un messaggio augurale: salvare le barche popolari che più interpretano la tradizione marinara aiuta a ritrovare l’identità altrimenti destinata a perdersi, col suo corredo di valori: ingegno, arte, passione, amore per il mare che si fa tutela per lo stesso e per la storia che abbraccia. Non a caso è stata la Pro Loco ad aver colto e valorizzato l’opportunità dell’impegno degli indomiti cultori della memoria nautica che si fa palestra di crescita per le nuove generazioni: i volontari dell’associazione Vela Tradizionale. Un nome, un programma: incarnare e stimolare la missione ad evitare l’oblìo dei gozzi. Una fatica curarli, una gioia sottrarli ad una brutta fine. Ed eccoli lì. Belli di giorno, belli di sera, con i contorni scanditi dalle luci, che saldano il villaggio di Natale al borgo di Ria illuminato a festa dal Comune. Tra tutti gli scafi troneggia Nella, col quale la borgata vinse il Palio nel ’32 e nel’ 33. Ora ha fa sfondo al trono di Babbo Natale, il volto laico del Natale che, però, ritrova, in un dinghy-mignon, la sua dimensione religiosa. Fa da culla a Gesù Bambino (l’ha donato Francesco Bellacosa al Cantiere della Memoria); poi altre barche di Vela Tradizionale, in parte oggetto di dono: due vecchie lance della scuola-palombari del Varignano, il gozzo Barbara fresco di restauro grazie alle mani sapienti di Fanja Raffellini e Luca Buffo, animatori di Vela Tradizionale, impegnati anche nel restyling di Nicolò Padre. Poi, in comodato d’uso: Do’ Nono e Robilù, di Roberto Roccati, il primo già di Fabio Castiglia, il secondo costruito dal maestro d’ascia delle Grazie Aldo Carassale su progetto di Angelo Ricci. La storia si ricompone, nel gioco di squadra, con Pro Loco capofila, delle altre realtà locali, animatrici delle feste: Forza e Coraggio, Borgata Marinara, Servizi portuali turistici, Cantiere Valdettaro, Cantiere della Memoria con gli assist di Acquadimare e Lega Navale, chiamati a raccolta da Flavia Pegazzano, figlia d’arte del mitico Giovanni, anima operosa del borgo. Corrado Ricci